Le Iene: Il Business dell’Energia Rinnovabile (Nadia Toffa 2015)

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Le Iene: Il Business dell’Energia Rinnovabile (Nadia Toffa 2015) – Il servizio sconvolgente di Nadia Toffa relativo alle energie rinnovabili ed al business intorno a questo settore che c’è in Italia.

Non tutti sanno che il 18% della bolletta per l’energia elettrica, va a finire per i finanziamenti all’energia rinnovabile.

Come spiega Nadia nel suo servizio, tutti noi ci immaginiamo soldi che vanno spesi in pannelli fotovoltaici, pale eoliche e tutti i metodi che possono produrre energia pulita, l’energia verde. Nel suo servizio, disponibile cliccando su “Il business dell’energia rinnovabile – Le Iene Nadia Toffa“, la iena spiega come i nostri politici hanno deciso di spendere circa 10 miliardi ogni anno.

Una grossa fetta va alle centrali a biomasse, che di bio hanno solo il nome, come dice Nadia. Questi fodi sono andati inoltre, per decenni, alle società che gestiscono i termovalorizzatori (le aziende che bruciano i rifiuti per ottenere energia).

Il business delle energie rinnovabili

Durante il servizio Nadia si reca presso una centrale a biomassa che funziona con le piante di mais. Queste, in assenza di ossigeno, restano a fermentare producendo un gas molto simile al metano (quello che inquina è il procedimento per farlo bruciare, ovvero l’utilizzo di grossi motori di derivazione marina, vale a dire motori come quelli presenti nelle navi di crociera).

Per avere lo stesso tipo di inquinamento dovrebbero essere utilizzate 10.000 automobili che percorrono intorno la zona circa 12.000 km/anno. Il periodo garantito di incentivi statali è pari a 15 anni di vendita a prezzo fisso:

  • 1KW/H senza l’intervento del ministro dovrebbe essere pagato 12 centesimi di €
  • 1KW/H con gli incentivi vengono pagati 28 centesimi di €

L’azienda, che fattura 2.400.000 € / anno, è una azienda agricola che usufruisce anche delle agevolazioni all’agricoltura.

Sono stati intervistati dunque anche gli abitanti che vivono nei pressi di questa centrale a biomasse, durante la quale viene spiegato che gli scarti industriali (pieni di ammoniaca) vengono rigettati nei campi.

Ci sono aziende che importano olio di palma da Indonesia e Malesia per poi produrre energia rinnovabile. La legislazione ha incentivato le biomasse liquide senza specificarne la provenienza.

Viceversa viene mostrata la Scozia che per produrre energia green sfrutta le correnti (ed ha investito 60 milioni di euro per sfruttare al meglio il moto ondoso). Viene mostrata anche una azienda di Bologna che ha investito per autolimentare la propria produzione con i pannelli solari, o un sindaco in provincia di Pisa che ha costruito un asilo che con pannelli solari e mini pale eoliche è totalmente autonomo e green.

Peccato che gli incentivi al vero rinnovabile sono davvero pochi…

Il paradosso

Per produrre energia pulita viene utilizzata energia sporca. Uno stesso cittadino intervistato spiega che si tratta di un business per privati che sfrutta i finanziamenti che a loro volta provengono dai nostri soldi.

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