Che cosa sono gli edifici ad energia quasi zero?

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Che cosa sono gli edifici ad energia quasi zero? Scopri tutto quello che c’è da sapere sugli edifici NZEB in questo articolo.

L’attenzione verso l’efficienza energetica ha visto una crescita esponenziale a seguito della crisi energetica degli anni Settanta, culminando nella concezione degli edifici NZEB, ovvero strutture ad elevata efficienza energetica.

Questa tendenza ha portato i paesi membri dell’Unione Europea a recepire le Direttive Europee, stabilendo criteri e requisiti specifici per la realizzazione di edifici ad energia quasi zero.

In Italia, dal gennaio 2021, tale parametro è diventato obbligatorio per tutti i nuovi edifici.

Insieme ad un uno dei leader italiani delle case prefabbricate ABC Costruzioni, che realizza proprio case NZEB andremo a vedere le caratteristiche di questi edifici. 

Che cosa sono gli edifici NZEB

Gli edifici NZEB, o edifici a energia quasi zero, rappresentano una delle innovazioni più significative degli ultimi anni nel campo dell’edilizia, mirando a una maggiore sostenibilità e risparmio energetico.

Questo approccio nasce dalla volontà di costruire in maniera più rispettosa dell’ambiente e consapevole, elevando continuamente gli obiettivi di efficienza.

La promozione di edifici super efficienti e la ristrutturazione di quelli esistenti non solo favoriscono la sostenibilità urbana ma stimolano anche il settore edile verso una crescita più “green”.

Quali sono le caratteristiche degli edifici NZEB

Gli NZEB si caratterizzano per la loro capacità di operare con una minima quantità di energia, essendo questi edifici responsabili di un significativo consumo energetico e di un’elevata quota di emissioni.

Ridurre al minimo i consumi energetici attraverso soluzioni tecnologiche e progettuali avanzate, soddisfacendo il fabbisogno residuo con energia da fonti rinnovabili, diventa quindi un obiettivo primario per lo sviluppo sostenibile del settore edilizio.

La riqualificazione efficiente permette inoltre di trasformare abitazioni energivore in edifici di classe A o addirittura NZEB.

La realizzazione di un NZEB segue i principi della progettazione sostenibile e bioclimatica, prevedendo un’attenta integrazione nel contesto, un efficiente orientamento, l’uso ottimale delle risorse naturali, un’adeguata isolazione, l’alimentazione da fonti rinnovabili e l’installazione di impianti tecnologici avanzati.

Elementi quali la cattura del calore in inverno, la minimizzazione delle dispersioni, una buona ventilazione naturale e tecniche di raffrescamento passivo sono fondamentali.

Normativa vigente

La normativa e gli obblighi per i nuovi edifici evidenziano l’importanza degli NZEB nel contesto europeo e italiano, con direttive che stabiliscono tempistiche precise per la realizzazione di nuove costruzioni ad energia quasi zero.

L’Italia ha intrapreso questo percorso legislativo già nel 2005, con successive modifiche e integrazioni che hanno introdotto il concetto di NZEB e favorito lo sviluppo di edifici energeticamente efficienti attraverso piani d’azione e incentivi specifici.

La costruzione di un NZEB non segue una formula unica, ma si basa su principi fondamentali che garantiscono un basso o nullo fabbisogno energetico, l’uso di fonti rinnovabili e l’impiego di tecnologie impiantistiche efficienti.

Questi principi sono riflessi nella normativa che definisce gli indici di prestazione energetica e le caratteristiche prestazionali minime che un edificio deve rispettare per essere considerato a energia quasi zero.

L’Italia, seguendo le direttive europee e nazionali, mostra un trend positivo verso la diffusione degli NZEB, con un numero crescente di edifici certificati che adottano soluzioni tecnologiche avanzate per l’isolamento, il riscaldamento e la produzione di energia rinnovabile.

Questo progresso dimostra l’impegno del paese nella realizzazione di un patrimonio edilizio sempre più efficiente e sostenibile.

Che cosa sono gli edifici NZCB?

La ricerca di soluzioni per minimizzare l’impatto ambientale nel settore edilizio ha portato allo sviluppo di strategie diverse dagli edifici a energia quasi zero.

Tra queste, emerge il concetto di NZCB, che sta per edifici con emissioni di gas serra praticamente nulle o estremamente ridotte, mirando così a un approccio più ampio che comprende la riduzione dell’impronta di carbonio.

Quest’ultima è un indicatore che quantifica le emissioni generate da un servizio o prodotto, inclusi gli edifici, e solitamente viene espressa in termini di CO2 equivalente per facilitarne la comprensione.

La distinzione principale tra gli NZEB e gli NZCB risiede nel loro focus specifico: mentre gli NZEB si concentrano principalmente sull’efficienza energetica e sul fabbisogno di energia rinnovabile, gli NZCB ampliano il campo d’azione alle emissioni di gas serra generate dall’energia utilizzata, sia essa prodotta in loco o acquisita.

Di conseguenza, ogni fonte energetica impiegata negli NZCB viene attentamente valutata per le sue reali emissioni, marcando una differenza significativa nel tentativo di rendere l’edificio più sostenibile. 

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