Decreto Clima: Cosa Sapere?
E’ notevole l’attenzione mondiale rispetto ai temi ambientali, specialmente in riferimento al surriscaldamento globale. Con grandi difficoltà negli scorsi anni si è giunti ad importanti accordi che puntano alla drastica riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, L‘ultimo e più importante è quello di Parigi mentre altri Forum più recenti non hanno sortito decisioni rilevanti. Nell’ottica di rispetto e applicazione degli accordi internazionali, il Governo italiano ha emanato lo scorso anno il cosiddetto Decreto Clima: Cosa Sapere?
Decreto Clima Rottamazione Auto
La riduzione delle emissioni nocive in atmosfera passa anche attraverso un intervento sul mercato delle Auto. Il parco auto ciscolante in Italia è piuttosto datato nella media. Questo significa una quantità notevole di CO2 rilasciata in atmosfera, inquinamento dell’aria, in altre poarole.
Il rinnovamento del parco auto circolanti deve necessariamente puntare all’acquisto di auto meno inquinanti e alla Rottamazione di quelle più inquinanti.
Non è detto che le auto nuove inquinino poco: molti modelli, quelli più potenti soprattutto, inquinano parecchio, nonostante le migliorie tecniche per contenere le emissioni.
Immettere sulle strade auto nuove ma che inquinino parecchio non è in linea con la tendenza alla riduzione delle emissioni. Di questo il Decreto Clima ha anche tenuto conto, ma andiamo per ordine.
Decreto Clima Cosa Prevede?
Il Decreto Clima è entrato in vigore il ptimo marzo del 2019 e riconfermato attraverso la Legge di Bilancio 2020, sostanzialmente anche se con qualche novità.
Si compone di 14 articoli con un complesso di norme che di fatto recepiscono le decisioni prese a livello internazionale a contrasto del surriscaldamento globale.
Alcune di queste norme sono di carattere economico per sostenere studi e interventi di tipo ambientale per la riduzione del surriscaldamento. Nello stesso tempo si prevede anche un importante intervento educativo sui temi ambientali nelle scuole.
Tutto ciò costituisce circa il 35% delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione a interventi di sostenibilità ambientale. Una sostanziosa parte, invece, riguarda l’incentivo economico all’acquisto di veicoli meno inquinanti e alla penalizzazione ruispetto all’acquisto di auto più inquinanti, benchè nuove.
Il Decreto Clima ha una validità triennale, dal 2019 al 2021 rispetto agli interventi previsti. Ciò che maggiormente interessa gli automobilisti è l’Ecobonus e l’Ecotassa.
Di questi temi abbiamo parlato in altri due articoli a ciò dedicati. Se vuoi approfondire il tema dell’Ecobonus, l’incentivo all’acquisto di auto poco inquinanti, clicca qui. Altrimenti se vuoi maggiori informazioni sulla tassa per l’acquisto di auto più inquinanti, con emissioni oltre i 160 g/Km, lo puoi fare leggendo l’articolo sull’Ecotassa Auto.
Decreto Clima 2020
Le misure di Ecobonus sono state riconfermate così come previste dal Decreto del 2019 per quanto riguarda l’acquisto di auto con emissioni fino a 70 g/Km.
Nel Decreto Clima del 2019, in fase di stesura, c’era l’idea di tassare le auto circolanti più inquinanti, verosimilmente le più vecchie. Questo avrebbe comportato una particolare penalizzazione di fatto delle persone con minori possibilità economiche le quali non possono acquistarne una nuova e meno inquinante.
Questa idea, per fortuna, è stata abbandonata e non si trova nemmeno sul provvedimento per il 2020. Ciò che, invece, differenzia le due stesure è l’introduzione del Bonus Rottamazione Auto che va ad aggiungersi all’Ecobonus. Trovi informazione sulla Rottamazione nel medesimo articolo che ti abbiamo evidenziato sopra.
A parte i provvedimenti riguardanti le auto, anche i ciclomotori e scooter possono essere incentivati nella rottamazione e nell’acquisto di nuovi mezzi grazie proprio al Decreto Clima confermato nel 2020.
E’ possibile anche un risparmio economico sull’assicurazione obbligatoria attraverso l’applicazione di sconti per chi sceglie una vettura elettrica o ibrida ma questo dipende dalle singole compagnie assicurative.
Vogliamo ancora puntualizzare che il Bonus previsto per le due ruote si realizza con un riconoscimento economico alla persona, che non costituisce reddito imponibile e per questo non influisce assolutamente sulla determinazione dell’Isee.
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