Da cosa dipende la classe energetica di un’abitazione?

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Oggi si parla spesso di energia, delle pratiche e delle tecnologie per utilizzarla meno e meglio e soprattutto di come produrla in maniera pulita e sostenibile.

Impiegare meglio l’energia significa richiederne meno. Per far si che questo avvenga è necessario innanzitutto ridurre gli sprechi e massimizzare l’efficienza.

Determinare la classe energetica

Per avere dei punti di riferimento è stata elaborata una misurazione, che da ad ogni abitazione una classe energetica: meno si consuma, più la classe è elevata.

Da notare che la posizione geografica incide molto: ad esempio in Italia una casa al sud ha molta meno necessità di energia, in qualsiasi forma, per riscaldare gli ambienti. Dato che la classe energetica è determinata proprio dall’insieme dei consumi, consumare meno darà maggiori possibilità di rientrare n una classe alta.

Vediamo allora nel dettaglio quali sono le soglie, espresse in kw/h per metro quadrato all’anno:

  • classe passiva: inferiore ai 10
  • classe a: inferiore ai 30
  • classe b: inferiore ai 50
  • classe c: inferiore ai 70

Per quanto riguarda l’energia elettrica il calcolo è semplice: basta controllare la bolletta ed i kw/h consumati in un anno e dividerli per i mq calpestabili della casa.

Se invece si vuole calcolare l’utilizzo del gas, che in molte abitazioni viene utilizzato sia per cucinare che per riscaldare acqua ed ambienti, è richiesto un passaggio in più.

Il gas infatti viene misurato in metri cubi: per avere un dato utilizzabile ai fini del calcolo della classe energetica bisogna considerare che ad un metro cubo di gas corrispondono 8,3 kw/h.

Cosa incide sui consumi?

Chiaramente il numero di persone che abitano una casa incide sull’energia che sarà richiesta. Inoltre l’isolamento svolge un ruolo fondamentale.

Avere dei buoni infissi, come porte e finestre pensate apposta per i risparmio energetico, aiuta ad abbassare l’energia necessaria per riscaldare, raffreddare e mantenere la temperatura in casa.

La posizione geografica, come già accennato, ha il suo peso: in Sicilia ad esempio, gli inverni sono molto più caldi di quelli della Valle d’Aosta, dove è richiesta maggiore energia per combattere il freddo.

Altro nodo fondamentale è rappresentato dalle fonti energetiche che vengono utilizzate: alcune inquinano più di altre, le fonti rinnovabili invece sono amiche dell’ambiente, dato che producono energia pulita. Così un impianto di riscaldamento a petrolio incide negativamente sui consumi rispetto ad un impianto fotovoltaico o solare termico con la stessa finalità.

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