Come diventare responsabile della sostenibilità aziendale?

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Diventare responsabile della sostenibilità aziendale: qual è il percorso da fare e quali sono i requisiti? Negli ultimi anni la sostenibilità aziendale è diventata un tema centrale per molte imprese, scopriamo insieme cosa c’è da sapere su quest’argomento!

La responsabilità sociale e l’etica hanno spinto molte organizzazioni a cercare professionisti dedicati a gestire e promuovere la sostenibilità all’interno delle loro attività.

In quest’articolo su come diventare responsabile della sostenibilità aziendale esploreremo il percorso ed i requisiti per ricoprire questo ruolo, prestando attenzione anche al ruolo della fiscalità in questo contesto.

Cos’è la sostenibilità aziendale?

La sostenibilità aziendale è la capacità di un’organizzazione di svolgere le proprie attività in modo responsabile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.

Un responsabile della sostenibilità aziendale è colui che si occupa di sviluppare ed attuare strategie e politiche per migliorare le prestazioni dell’azienda in questi ambiti.

Come diventare responsabile della sostenibilità aziendale? Formazione accademica

Un buon punto di partenza per intraprendere una carriera in questo settore è ottenere una formazione accademica in settori correlati.

Numerose università offrono programmi di laurea e master in:

  • Sostenibilità ambientale
  • Sviluppo sostenibile
  • Gestione aziendale sostenibile

Questi corsi possono fornire una solida base di conoscenze sulle sfide e le opportunità di questa specializzazione.

Durante gli studi è possibile approfondire inoltre argomenti correlati quali:

  • Analisi dell’impatto ambientale
  • Gestione delle risorse naturali
  • Responsabilità sociale d’impresa
  • Gestione sostenibile delle catene di approvvigionamento

È importante acquisire una solida comprensione delle questioni ambientali, sociali ed economiche che riguardano le imprese e sviluppare competenze analitiche per valutare le prestazioni sostenibili di un’organizzazione.

Esperienza lavorativa

Accanto alla formazione accademica l’esperienza pratica è fondamentale per diventare un responsabile della sostenibilità aziendale.

Durante gli studi, o dopo la laurea, è consigliabile cercare opportunità di stage o lavoro in aziende che si impegnano attivamente nella sostenibilità: questo fornirà un’esperienza diretta sul campo e la possibilità di applicare le conoscenze acquisite in modo concreto.

Alla domanda come diventare responsabile della sostenibilità aziendale dunque è bene rispondere con una parte formativa ed una parte pratica.

Durante l’esperienza lavorativa è possibile collaborare con professionisti della sostenibilità aziendale già affermati, imparando da loro ed affinando le proprie competenze.

È anche possibile partecipare a progetti specifici legati alla sostenibilità aziendale come la valutazione dell’impatto ambientale di un’operazione o l’implementazione di iniziative di responsabilità social d’impresa.

Conoscenza degli strumenti e delle normative

La capacità di utilizzare strumenti e metodologie per valutare e monitorare le prestazioni dell’azienda sono indispensabili.

È importante avere familiarità con strumenti di valutazione della sostenibilità come:

  • Analisi del ciclo di vita
  • Analisi del rendimento socaile
  • Valutazione dell’impatto ambientale

Questi strumenti permettono infatti di misurare l’impatto ambientale e sociale identificando le aree di miglioramento.

Comprendere normative e standard in materia di sostenibilità inoltre permette di garantire che l’azienda sia conforme alle regole/normative vigenti.

È dunque importante conoscere:

  • Leggi ambientali
  • Requisiti di reporting sulla sostenibilità
  • Standard internazionali (come le linee guida del Global Reporting Initiative – GRI o gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite – SDGs).

Capacità di comunicazione e gestione del cambiamento

Il responsabile della sostenibilità aziendale svolge un ruolo chiave nella promozione e nell’integrazione della sostenibilità all’interno dell’organizzazione, pertanto è fondamentale:

  • Possedere solide competenze di comunicazione
  • Sensibilizzare e coinvolgere i dipendenti, i fornitori e i clienti sull’importanza della sostenibilità

A proposito di capacità di comunicazione, un responsabile della sostenibilità aziendale deve comunicare in modo chiaro e persuasivo, spiegare i benefici per l’azienda e per la società nel suo complesso, e di conseguenza si possono inserire fra i requisiti:

  • Abilità di presentazione
  • Capacità di scrittura
  • Facilitazione del dialogo fra le diverse parti interessate

E poi ancora la capacità di gestire il cambiamento ed influenzare il comportamento delle persone verso pratiche più sostenibili, quali:

  • Implementazione di programmi di formazione
  • Integrazione di indicatori di sostenibilità nelle valutazioni delle prestazioni dei dipendenti
  • Creazione di incentivi per promuovere comportamenti sostenibili

Fiscalità e sostenibilità aziendale

La fiscalità svolge un ruolo cruciale nel campo della sostenibilità aziendale.

La politica fiscale può incentivare o disincentivare le pratiche sostenibili attraverso l’applicazione di incentivi fiscali e la tassazione delle attività non sostenibili.

Molte giurisdizioni ad esempio offrono sgravi fiscali per gli investimenti in energie rinnovabili o per l’adozione di pratiche a basso impatto ambientale.

Alcune tasse inoltre possono essere applicate per scoraggiare comportamenti dannosi per l’ambiente come l’emissione di gas serra.

Per un responsabile della sostenibilità aziendale è importante comprendere dunque la fiscalità e le sue implicazioni sulla sostenibilità delle operazioni aziendali, e questo richiede una conoscenza approfondita delle leggi fiscali e dei regolamenti ambientali, oltre alla capacità di sviluppare strategie fiscali che incoraggino pratiche sostenibili all’interno dell’azienda.

Lavorare come responsabile della sostenibilità aziendale

Diventare un professionista in questo campo è possibile attraverso una adeguata formazione ed esperienza sul campo che permetterà poi di svolgere la professione o come dipendente dell’azienda o come consulente esterno.

Se scegli la seconda opzione ovviamente dovrai aprire la tua Partita IVA per svolgere tutti gli adempimenti necessari al mantenimento della tua attività in proprio.

Per valutare vantaggi e svantaggi di ciascuna delle due opportunità è possibile richiedere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno a Fiscozen, i cui esperti ti aiuteranno a valutare la tua situazione specifica e valutare la soluzione più adatta alle tue esigenze.

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