Auto elettriche 2015: modelli in commercio e futuro del settore

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Se fino ad oggi, le auto elettriche rappresentavano una fetta stretta di mercato, sia per la poca autonomia della vettura, sia per il lungo tempo di ricarica richiesto, le industrie automobilistiche, stanno puntando fortemente sul rilancio di questa tipologia di vettura.

Un’automobile a zero emissioni di CO2, che nonostante rappresenti un costo maggiore di quello eventualmente preventivato nell’acquisto di un’auto a gasolio o benzina, porta con sé vantaggi maggiori. Primo su tutti, un risparmio economico ammortizzato nel tempo, soprattutto se coadiuvato da un sistema fotovoltaico residenziale con cui ricaricare la vettura e in secondo luogo, l’importante aspetto ambientale.

Se le case automobilistiche hanno comunque puntato molto sulla ricerca per implementare e migliorare le prestazioni delle vetture elettriche, dall’altra parte c’è sempre lo scetticismo portato dalla poca autonomia della batteria, spauracchio di molti in caso di lunghi viaggi e dalla poca velocità raggiungibile che blocca i piloti con il piede più pesante.

Il 2015 sarà comunque l’anno della svolta per le auto elettriche. Molte le case automobilistiche che hanno puntato tanto sulle nuove uscite in programma per questo 2015 appena incominciato.

Volkswagen lancia la sua nuova E-up che avrà un autonomia di 160 km, mentre E-Golf avrà libertà d’azione fino ai 190 km ( prezzo 27 mila euro).
La nuova Soul Ev di Kia, garantisce invece tranquillità di viaggio con quasi 200 km di autonomia.
Tesla invece, con il suo Model D spinge fino ai 250 km. Un successo rispetto ai primi modelli comparsi sul mercato solo pochi anni fa, purtroppo rimane ancora molto alto il prezzo che ci aggira sui 64 mila euro.

Citroen garantisce 150 km e tempi molto ridotti di ricarica se effettuata nelle apposite colonnine con prezzi a partire dai 30 mila euro.
Non sta a guardare la concorrente francese Renault, che propone ben 4 modelli con autonomie variabili dai 125 ai 185 km con fasce di prezzo molto più basse rispetto alle altre ( a partire dai 20 mila euro).

Peugeot punta su accessori che mirano al massimo comfort per il guidatore e i passeggeri: porta bicchieri, chiusura centralizzata e climatizzazione. La sicurezza è la priorità di Peugeot che con il modulo di contatto per emergenze chiamato Connect, garantisce soccorsi in caso di airbag o cinture pirotecniche attivate ( prezzo di fascia media, si parte dai 30 mila euro).
Ancora poca la scelta offerta da parte di Ford, che mentre osserva il lancio di molti modelli da parte delle altre case automobilistiche, punta ancora su un esemplare solo. Focus Electric è però un concentrato di tecnologia ed innovazione. Con una velocità massima di circa 140 km/h e un’autonomia di 160 km, è riuscita a garantire un’auto ottimizzata al massimo grazie alla particolare struttura aerodinamica ( prezzo a partire da 40 mila euro).

Un capitolo a parte quello che si deve aprire per Nissan. La sua Nissan Leaf è stata eletta “Car of the Year 2011” e dopo continue migliorie, risulta ad oggi l’auto più ecologica di tutte e anche la più venduta al mondo ( prezzo a partire dai 25 mila euro fino a 36 mila ).

Ma c’è di più. Grazie alle costanti ricerche sostenute proprio da governi e industria automobilistica, sempre più studiosi puntano a trovare il miglior modo per aumentare l’autonomia di queste macchine totalmente ecologiche.

Tesla soprattutto, sponsorizza e collabora con università famose per lo sviluppo di nuove tecnologie atte a migliorare i servizi, la velocità e la tanto ricercata autonomia delle auto elettriche.

Sarà dunque una svolta nel mercato automobilistico, la nuova scoperta presentata recentemente dall’Università della California di Riverside.
Sapendo che il punto debole delle auto elettriche, è proprio l’autonomia garantita, il team di ricercatori si è concentrato sullo studio di nuovi materiali applicabili alle batterie ricaricabili.

Ad oggi, la durata e le performances delle batterie, sono totalmente affidate alla grafite, materiale che avvolge le batterie agli ioni di litio.
Il tallone d’achille sta proprio nella prestazione non migliorabile di questa lamina di grafite.
Nonostante tante ricerche e tanti studi, la grafite rimane un limite fisso che incide sull’autonomia finale delle macchine totalmente elettriche.

Prendendo spunto dal silicio, materiale già ampiamente utilizzato nell’industria dello sfruttamento dell’energia solare, i ricercatori californiani, hanno creato una nanofibra spugnosa, simile a della carta, che potrebbe sostituire la grafite per sempre nelle batterie delle nostre auto.

Il silicio ha una carica elettrica 10 volte superiore per carico di peso rispetto alla grafite e andrebbe per sempre a risolvere il problema della scarsa autonomia delle batterie di queste auto.
Il grosso contro a sfavore dell’utilizzio del silicio, è sempre stato a causa dell’espansione del materiale che comportava un irrimediabile degrado della batteria dopo le continue ricariche.

Per questo, i ricercatori, hanno creato una nanofibra di silicio, rendendola come un foglio di carta e impedendo un’espansione di materia.

Si attendono ora gli sviluppi che porteranno questa grande scoperta scientifica, a produrre nanofibre in larga scala per essere finalmente provate e testate nel mercato dell’automobile.
Se davvero questa nuova invenzione dovesse dimostrarsi efficiente e certificata, si spingerebbero anche i più scettici a scegliere una vettura elettrica invece di un’automobile tradizionale.

Essendo proprio la durata della batteria uno degli aspetti più temuti e criticati, questo studio convincerebbe anche i più controversi nemici di questa tipologia di vettura amante dell’ambiente e aprirebbe finalmente le porte ad un mercato che finora non è riuscito a decollare del tutto, soprattutto su suolo italiano.

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